Descrizione della casa editrice
Questo testo nasce dalla rilettura e dall'interpretazione delle vicende che videro protagonisti negli anni Quaranta Salvatore Giuliano, Gaspare Pasciotta e Salvatore Ferri. In stretti rapporti con importanti esponenti del mondo politico ed istituzionale i tre parteciparono alle azioni eversive del 1947. In particolare Giuliano aderì al Fronte antibolscevico che era sostenuto direttamente dall'organizzazione antifascista Cia di Palermo e dagli Americani. Le reali responsabilità di Giuliano, Pasciotta e Ferri non furono mai completamente accertate, furono sicuramente pedine in un gioco più grande di loro e, una volta svolto il proprio compito, furono eliminati: Giuliano venne ucciso nella notte tra il 4 e il 5 luglio del 1950 e dell'assassinio fu incolpato Pasciotta. Questi, a sua volta, morì nel carcere dell'Ucciardone quattro anni dopo: la causa ufficiale della morte fu una massiccia dose di stricnina versata nel caffè. Allo stato attuale delle indagini, grazie anche a nuovi documenti pubblicati dalla Commissione Antimafia, pare che le pagine di questa parte della storia italiana debbano essere corrette e che vi siano ben altre responsabilità che si devono affiancare a quelle di Giuliano e dei suoi compagni
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Salvatore Giuliano. Morte di un capobanda e dei suoi luogotenenti
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