Descrizione della casa editrice
"Se ormai ogni cosa è sempre più soggetta al parere dell'esperto (dal lutto al fare l'amore)" dice Phillips, "se l'educazione dei bambini, in particolare, è diventata un'industria della crescita, se stiamo vivendo nell'epoca dello specialista, ecco che la psicoanalisi può risultare utile come critica all'intero concetto di 'cercasi autorità'." Ogni forma di conoscenza produce una classe di esperti che, rispetto alla massa degli uomini, condividono una sorta di sapere esoterico, privato, per pochi. La cosa riguarda naturalmente anche gli psicoanalisti quando prendono troppo sul serio la loro teoria. Questo libro cerca di ridefinire, prima ancora che lo statuto del sapere nella società contemporanea, la figura, il ruolo, il senso dello psicoterapeuta. Attraverso una carrellata di temi fondamentali - autorità, sintomi, sogni, sesso - e di casi clinici, Phillips vuole anzitutto eliminare l'illusione che esista un guru, un detentore di conoscenze arcane sulle nostre paure e sui nostri desideri e concepisce la psicoanalisi come la via maestra per comprendere il significato della nostra ignoranza. Non possiamo conoscere noi stessi ma la nostra ignoranza non impedisce e anzi alimenta la creatività, la curiosità, la felicità delle sorprese. Un libro provocatorio e profondo, di un pensatore che per prima cosa mette in discussione se stesso.
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